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Ci lascia Arrigo Colombo, filosofo dell’utopia e della società di
giustizia
Sabato, 5 settembre 2020, ci ha lasciato il caro Professore Arrigo Colombo.
Filosofo (Università del Salento-Lecce) - Fondatore del Centro
interdipartimentale di Studio e di Ricerca sull’Utopia (Università
di Lecce, Italia), della Rivista di Studi Utopici e del Movimento
per la Società di Giustizia e per la Speranza
Nel 2014 è stato insignito del Premio internazionale per la filosofia
Karl-Otto Apel (ottava edizione).
Esprimiamo con grande tristezza e commozione il nostro cordoglio.
Lo ricordiamo con le parole pronunciate da Michele Borrelli (presidente
del Centro Filosofico Internazionale Karl-Otto Apel) nell’ambito
dell’edizione 2014 del Premio Apel:
“Festeggiare la filosofia non è festeggiare la scienza. La scienza è
importantissima, ma è un’altra cosa. La filosofia festeggia il
pensiero, ma quale pensiero festeggia la filosofia? Oggi festeggiamo
il pensiero nella sua forma più originale. Il premiato è un filosofo
vero. Voi mi chiederete: ma perché c’è il filosofo vero e il
filosofo non vero? Vorrei rispondere così: nessuno diventa filosofo
perché si è laureato in filosofia, come nessuno diventa sociologo
perché si è laureato in sociologia e lo stesso vale per gli altri
ambiti. E nessuno è filosofo perché insegna filosofia, come nessuno
è sociologo perché insegna sociologia. E come, chiederete: un
professore universitario che da venti o trenta anni insegna
filosofia non è un filosofo? E un professore che da venti o trenta
anni insegna sociologia non è sociologo? Sì, è così. Non si diventa
filosofi insegnando filosofia. Si è filosofi piuttosto se si è
capaci di elaborare un pensiero filosofico, si è sociologi se si è
capaci di elaborare teoreticamente un pensiero sociologico. Il
nostro filosofo Arrigo Colombo è un filosofo vero. E come i grandi
filosofi dell’occidente ne ha dato e ne dà prova nelle sue ricerche
filosofiche. Immanuel Kant vedeva nella ragione umana un
auto-interesse all’emancipazione dell’umanità; Hegel leggeva
l’emancipazione dell’umanità come storia dello spirito che si
auto-realizza e si oggettivizza nelle istituzioni; Marx leggeva
l’emancipazione dell’uomo come storia di lotta di classi. Arrigo
Colombo legge la storia dell’umanità come storia dell’utopia, vale a
dire come processo costruttivo di una società di giustizia. Se Kant
parlava di un interesse emancipativo intrinseco alla stessa ragione,
ed Hegel, similmente, collocava questo processo all’interno di una
ragione autorealizzantesi nella storia e Marx sperava nella società
senza classi e nel regno della libertà di tutta l’umanità, Arrigo
Colombo legge la storia dell’umanità come storia della liberazione
dalla società ingiusta per la realizzazione della società di
giustizia e della fratellanza. L’utopia è per Arrigo Colombo la
chiave di lettura di tutta la storia dell’umanità”. |
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